E finalmente piove, pagg. 112, Bastogi, euro 12
L’autore ha da poco compiuto 18 anni, eppure è già un artista e poeta versatile (vincitore dell’edizione 2008 del Premio Internazionale “Il Molinello”), capace di esprimersi sia in poesia che in musica come cantante e polistrumentista e nelle arti visive come fotografo. Fa sempre piacere scoprire dei giovani che straboccano di energie e guardano al mondo come un immenso territorio nuovo da fare loro… è un sentimento che emerge chiaro da questa silloge che, singolarmente, si differenzia dallo “stereotipo” della poesia giovane, che oggi si vuole “Maledetta” e sperimentale. La scelta di Mario De Rosa p di guardare al passato dei maestri della poesia italiana “Pre-ermetismo” e addirittura scrivere in rima… decisamente in controtendenza. Il linguaggio ha qualche sfumatura aulica, ma è suggestivo e soprattutto, come avverte subito nell’incipit lo stesso Mario, nasconde una rete di profondi significati che stupiscono in uno spirito così giovane. Al lettore quindi l’impegno di non fermarsi alla superficie, ma approfondire ogni verso. La poesia che dà il titolo alla raccolta è giocata su un evento innocente come un temporale di fine estate, ma può essere anche letto come metafora della vita o, ameno di certi momenti, la pioggia che placa l’arsura può assumere diverse sembianze… la raccolta presenta diverse sfaccettature della vita del suo autore, l’amore per la famiglia, l’amicizia, i dubbi e le speranza. Toccante la sezione dedicata all’amica Anna, scomparsa in giovanissima età e tenera la dedica successiva a una insegnante “docente di vita”. Inevitabili le “ingenuità” e “i margini di miglioramento”, ma la sensibilità e anche il coraggio di un verseggiar controcorrente ci consegnano un poeta che già oggi possiamo definire autentico.
Editore Professore Giornalista
Marco Delpino
Tratto da “Bacherontius”, Anno XL numero 1,
Periodico di attualità, cultura, politica e satira fondato nel 1969
Febbraio 2009
